Attesissimo, esce il nuovo romanzo di Sebastiano Vassalli, che torna a raccontare una delle sue “grandi storie”, voci che vengono dal tempo della Storia per parlare del nostro tempo. E come raramente gli accade, regala al suo protagonista, e a tutti i suoi lettori, una delicata e imprevedibile storia d’amore. S’intitola Stella avvelenata ed è presentato sul sito dalla casa editrice (www.einaudi.it) come «una navigazione alla ricerca della mitica Atlantide, l’America prima dell’America, una scoperta prima del tempo, un viaggio al termine dei sogni e delle illusioni umane».
Ecco i protagonisti del romanzo, che si apre nell’anno 1441, quando Leonardo Sacco, giovane chierico di Casale Monferrato, intraprende un viaggio verso Parigi. Il cammino è lungo e le strade non sono sicure: allo sprovveduto viandante potrà succedere di tutto, persino di ritrovarsi nel porto di La Rochelle, e da lì di imbarcarsi su una grande nave destinata ad attraversare l’Oceano.
Leonardo ha studiato teologia, e c’è una parrocchia che lo aspetta in qualche paesino del Monferrato: il viaggio che sta per iniziare potrebbe cambiare la storia del mondo, e invece cambierà soltanto la sua e quella degli altri membri dell’equipaggio: il capitano Cat, l’uomo di tutte le certezze; il reverendo d’Ulbach con i suoi sogni di un mondo migliore, la Grosse Berthe, sempre pronta a sperimentare le gioie del Libero Amore… A spingerli è la certezza che di là dal mare li attenda la mitica Atlantide, un mondo perfetto dove si potrà vivere felici seguendo gli insegnamenti del Libero Spirito.
La Stella Maris salpa dal porto di La Rochelle un mattino di primavera, e dopo aver visto la terra dei ghiacci e gli orsi Candidi, dopo aver affrontato la fame e le burrasche, dopo aver ascoltato il canto delle Sirene e le voci dell’Aldilà, al trentasettesimo giorno di navigazione i pochi superstiti troveranno davvero un’isola dall’altra parte dell’Oceano, sterminata e selvaggia. Ma i doni della vita nascondono sempre qualche insidia, e non c’è stella che non sia avvelenata.
Di Sebastiano Vassalli, che è nato a Genova ma da sempre vive a Novara, ora per la precisione immerso nella pianura ai piedi del Monte Rosa, dopo le prime prove sperimentali, è uscito l’anno scorso il racconto Dux (Einuadi) e il grande volume illustrato Il mio Piemonte (Interlinea), omaggio alla sua terra. Si ricordano La notte della cometa, L’oro del mondo, La chimera – da cui quest’anno è stato tratto uno spettacolo teatrale e di cui sta per uscire l’edizione con il “Corriere della Sera”, Marco e Mattio, Il Cigno, 3012, Cuore di pietra, Un infinito numero e Archeologia del presente, sempre da Einaudi.

Scheda biobibliografica sull’autore
Il sito di Sebastiano Vassalli
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